Lilla Lee recensione Tosca Filarmonico Operalibera

Si ringrazia cordialmente Lukas Franceschini e la redazione di Operalibera  per la recensione positiva pubblicata su di me in occasione della recita di Tosca presso il teatro Filarmonico del 30/03/2017

L’orchestra dell’Arena di Verona rispondeva diligentemente con la consueta professionalità, molto bravo il Coro preparato da Vito Lombardi, e non meno esemplare il Coro di Voci Bianche d’A.Mus. istruito da Marco Tonini.
La protagonista Lilla Lee sfoggiava una voce molto importante, robusta e ben amministrata, capace di pregevoli sfumature nei momenti amorosi, e puntuale nei passi drammatici, con una “lama” ragguardevole.
Meno significativo il Cavaradossi di Mikheil Sheshaberidze, un tenore molto stentoreo che non trova nel fraseggio punto portante del suo canto. Meglio il settore acuto, ma questo non basta per caratterizzare il poeta rivoluzionario, che mi parso slegato e all’inizio molto incerto.Boris Starsenko era un barone Scarpia sui generi, mancando tutte le sfaccettature del complesso personaggio, anche se dimostrava un canto robusto senza falle particolari ma pur sempre monotono.Molto bravo il sagrestano di Mikheil Kiria, molto compito e con bona voce rifinita e morbida, eliminando dalla sua interpretazione ogni vezzo di tradizione ed esprimendo un forbito personaggio.Bravi anche gli altri interpreti, a cominciare dal professionale Gianluca Lentini (Angelotti), Antonello Ceron un brillante Spoletta, Daniele Cusari preciso carceriere e Stella Capelli bravissima nello stornello del pastore.Abbiamo assistito alla sesta recita, teatro gremito nei tre ordini e composto di numeroso pubblico giovane (ottima visione), che al termine ha salutato tutta la compagnia con accesi e prolungati applausi.

A cura di Lukas Franceschini per Operalibera

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Foto Ennevi