Recensioni Turandot Rovigo del 18/01/2019
“La Turandot firmata Massimo Pizzi Gasparon Contarini, ha decisamente incantato tutto il pubblico presente che, venerdì sera e domenica pomeriggio, ha fatto registrare il sold out al Teatro Sociale. Il massimo è stato raggiunto con la celebra aria “Nessun dorma”, che ha fatto scattare l’ovazione, con tanto di bis da parte del bravissimo tenore Walter Fraccaro nel ruolo di Calaf. Tantissimi gli applausi anche per gli altrettanto bravi protagonisti, Lilla Lee nella parte di Turandot, Angela Nisi in Liù e per tutto il cast in generale, compresi il coro Lirico Veneto con il maestro Giuliano Fracasso e l’orchestra Regionale Filarmonia Veneta guidata da Simon Krecic.”
https://www.rovigoindiretta.it/2019/01/una-turandot-maestosa-incanta-il-teatro-sociale/
“Straordinario il cast dei cantanti: il potente tenore Walter Fraccaro (Calaf), che ha stregato il pubblico con l’interpretazione bissata della celebre aria “Nessun dorma”, il delicato soprano melodico Angela Nisi (Liù), l’abile soprano coreano Lilla Lee, dalla notevole estensione vocale, vestita in un elegante abito sobrio (Turandot-la principessa di ghiaccio); perfettamente in sintonia i tre ministri, quasi una persona unica: Italo Proferisce, Nicola Pisaniello e Davide Ferrigno (Ping, Pong, Pang) e il basso Ivan Tomasev (Timur). Importante anche il ruolo del Coro lirico veneto nei frequenti contrappunti corali.Magistrale l’esecuzione dell’Orchestra regionale filarmonica veneta diretta dal maestro Simon Krecic
http://www.polesine24.it/home/2019/01/19/gallery/la-turandot-strega-il-pubblico-del-sociale-35787/
“Lilla Lee è un’altra previsione superata. Un soprano drammatico di temperamento. I tre enigmi sono tre scogli impervi, ricchi di tranelli vocali. Acuti, gravi, acuti. Sono i gravi a dare la misura e lei supera la prova senza fatica. Poi è un’attrice nata, questo pero lo sapevamo già dopo averla vista in Tosca lo scorso anno, fa piacere riscoprirlo.
Da togliere il fiato la scena in cui, merito del regista, Turandot appare senza nulla dire, coperta di un velo, come le principesse nelle fiabe (Turandot è proprio una principessa e l’opera si ispira ad una fiaba). La si immagina la sotto bellissima, algida e crudele. Calaf non per niente se ne innamora.”