Aida Opera Nazionale di Bucarest
Il soprano Lilla Lee in data 18 Maggio 2017 vestira’ i panni di Aida nel capolavoro verdiano, allestito sul prestigioso palcoscenico dell’ Opera Nazionale di Bucarest (Opera Națională București) sempre piu’ proiettata verso l’ eccellenza e la qualita’. Al suo fianco trovera’ il tenore italiano Dario di Vietri , reduce dal recente successo di “Ballo in Maschera” sempre presso l’ Opera Nazionale di Bucarest, dove ha interpretato il ruolo di Riccardo. L’ opera sara’ diretta dalla bacchetta del M° Marcello Mottadelli , la regia di Plamen Kartalov.
La prima rappresentazione avvenne al Teatro khediviale dell’Opera della Città del Cairo il 24 dicembre 1871. Fu diretta da Giovanni Bottesini. Per l’anteprima italiana sotto la sua diretta supervisione, Verdi scrisse una ouverture, che però alla fine non venne eseguita per un ripensamento, considerando il breve preludio più organico ed efficace. Aida fu scritta in onore e gloria per l’apertura del Canale di Suez. La nuova opera del Maestro Giuseppe Verdi, inaugurò nel contempo anche il nuovo teatro della capitale egiziana.
“UN GUADAGNO FARAONICO
Per scrivere lo spartito di Aida Verdi percepì l’astronomica cifra di 150.000 franchi, che furono pagati a Parigi alla Banca Rotschild dal Khedivé d’Egitto, commissionario dell’opera.”
La prima rappresentazione in Italia avviene invece l’8 febbraio 1872, al teatro alla Scala di Milano.
Aida, la genesi dell’opera.
“GUERRE FINTE E GUERRE VERE
Le scene ed i costumi di Aida furono bloccati a causa della guerra franco – prussiana a Parigi. Le date del debutto al Cairo ed alla Scala non poterono così essere rispettate. Il debutto di Aida subì un ritardo di più di un anno.”
Il Maestro Giuseppe Verdi ricevette l’incarico dall’illustre collega Camille du Locle direttore dell’Opera-Comique di Parigi. Dopo una titubanza iniziale, ebbe per quest’opera un interesse particolare. Il lavoro fu eseguito in lingua francese, con la collaborazione dello stesso du Locle per la prosa. L’interesse del Maestro per questa nuova stesura, fu certamente l’esigenza di creare una fantasmagorica grand-opéra, strutturandola nel nuovo contesto musicale dell’epoca.
“VERDI NON SCHERZAVA
Un tale di nome Prospero Bertani dopo essersi recato ad ascoltare Aida a Reggio Emilia non fu per nulla soddisfatto, poiché l’opera non suscitava in lui alcuna emozione.Decise così di scrivere a Giuseppe Verdi per farsi rimborsare le spese sostenute. Verdi diede disposizioni per rimborsare Bertani, a patto che non assistesse mai più alle prime rappresentazioni delle sue opere.”
Aida fu creata scena per scena, per un totale di 4 atti e 7 quadri, sempre con l’aiuto dell’amico du Locle. Per quanto riguarda il libretto italiano, da quanto si evince dai carteggi dell’epoca, Verdi aveva contattato Giuseppe Ghislanzoni, fine letterato e uomo di cultura. Ghislanzoni era molto conosciuto nell’ambito del teatro del tempo.Potremmo confermare anche che questa storia, fu immaginata dall’egittologo francese Mariette. Verdi però non la diresse al Cairo. Inviò – come da accordi – una persona di sua fiducia: il Maestro Giovanni Bottesini.
“PER IL CANALE O PER IL PASCIÀ?
Vi è ancora disputa sulla reale occasione per la composizione di Aida: nonostante si creda comunemente che fu scritta per l’inaugurazione del Canale di Suez, pare invece che il canale fosse già stato inaugurato da tempo, e che la vera occasione fu la celebrazione dell’anniversario di regno del Khedivé d’Egitto, Ismail Pasha.”
Queste erano le clausole che Verdi concordò con il Sovrano dell’Egitto: l’opera doveva essere pronta entro la metà dell’anno 1871, per i mesi di giugno o luglio, per una somma di centocinquantamila franchi.